Come avevo già comunicato il Sindaco e la Giunta di Locate Varesino si sono aumentati gli stipendi: http://www.facebook.com/note.php?saved&&suggest¬e_id=115758525119814&id=116023561758210
Gli amministratori di Locate Varesino scrivono nel loro giornalino trimestrale di informazione "Locate Informa", in risposta ai cittadini che hanno lamentato l'aumento degli stipendi del sindaco e degli assessori, quanto di seguito riportato:
A pagina 21 del numero II di luglio 2010 leggo:
1) "Già intendevamo chiarire e spiegare la scelta effettuata per l'anno finanziario in corso e il dott. Coronetti ha solo amplificato le motivazioni che ci hanno condotto alla decisione di APPLICARE anche nel nostro Comune il Decreto n. 119 del 4 aprile 2000, in applicazione della legge Bassanini, la n. 265 del 3/08/99 che norma le indennità di funzione mensile dei Sindaci, come da tabella ...omissis... " (etc. etc. e più avanti si legge):
2) "I nostri Amministratori dedicano al Comune dalle 12 alle 24 ore a settimana. Il Sindaco e alcuni di essi sono presenti quotidianamente in Municipio e lavorano strettamente con i dipendenti per occuparsi al meglio dei problemi di Locate. Inoltre settimanalmente il Sindaco o un suo delegato si reca in Provincia o in Regione o presso Enti con i quali l'Amministrazione comunale ha relazioni per risolvere problematiche o per richiedere interventi specifici. Tutto questo è avvenuto sempre a spese proprie. Nel quinquennio precedente tutti abbiamo potuto constatare che il nostro Sindaco si è sempre speso per Locate senza riserve, ma tutti sappiamo anche che per essere presenti in Comune occorre tralasciare in parte l'impegno lavorativo personale, quello che da da vivere, anche alla propria famiglia."
_________
In merito al punto 1 mi sembra di capire che:
Praticamente l'Amministrazione sta applicando una legge dello Stato inapplicata, a quanto pare, da 10 anni. Ma tale legge non credo che imponga un OBBLIGO alle amministrazioni - cioè di adeguare gli stipendi degli amministratori eletti - come da tabella riportata nella legge. Credo che la citata Legge serva per delimitare i loro compensi, per evitare che esagerino, e che l'Amministrazione, in coscienza, possa anche decidere (se le casse sono povere) di rimandare o non aumentarsi i compensi fino a tempi migliori. L'amministrazione del Comune di Ottone (PC), ad esempio, ha deciso di rinunciarvi completamente (è forse fuorilegge?).
Se l'Amministrazione di Locate Varesino è comunque così premurosa di applicare Leggi esistenti da così tanti anni, c'è anche il Dlgs 267/00 - art. 8 - Partecipazione popolare - da applicare (anch'esso legge esistente da 10 anni), che, a differenza del Decreto citato dall'Amministrazione di Locate Varesino (che non impone obbligo), impone invece OBBLIGO di adeguare Statuto e Regolamento comunali prevedendo strumenti di Partecipazione Popolare (Democrazia Diretta).
In merito al punto 2 invece osservo che:
Quando uno decide di candidarsi per amministrare un paese, sappia molto bene, prima ancora di essere eventualmente eletto, a cosa va incontro. E' una scelta che deve valutare prima di decidere di candidarsi alla carica di Sindaco o di Consigliere... scelta che soltanto lui può valutare in base alla propria situazione lavorativa e familiare. Se uno svolge un'attività lavorativa che lo impegna molto o ha particolari esigenze familiari non sceglie la carriera politico/amministrativa perché sa bene che dovrà sacrificare o una o l'altra cosa. Aumentandosi inoltre lo stipendio adducendo a tali motivazioni significa dare poco valore alla famiglia... che con qualche spicciolo in più può fare a meno di un supporto costante ed importante sia in senso affettivo e sia in senso educativo. Si dice spesso che i soldi non sostituiscono gli affetti no?
Bruno Aprile - Locate varesino - tel. 3472954867 - Comitato Cittadino Democrazia Diretta - http://comitatocittadinodemocraziadiretta.blogspot.com/
Democrazia è una parola composta da due parole tratte dal greco: δῆμος (démos) Popolo e κράτος (cràtos) Potere, quindi: “Potere del popolo”. La VERA democrazia si realizza nelle FORME (plurale) della Costituzione italiana (art. 1 Cost.) e cioè la Democrazia Rappresentativa (artt. 55; 114 e segg.) e la Democrazia Diretta (artt. 50, 56, 58, 71, 75, 138,102,118 e 123 Cost.). Senza Democrazia Diretta avremo solo un'Oligarchia (dei partiti)
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