domenica 3 luglio 2011

Da filantropo a misantropo ?

Einstein diceva che: "nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma" e credo che questo valga anche per l'essere umano. Infatti io credo di attraversare un momento particolare della mia esistenza (mutamento interiore).
Ho sempre creduto di amare la società in cui vivevo ma mi sto rendendo conto che tale convinzione sta svanendo pian piano per dirigersi dalla parte opposta.


A volte mi lascio andare con dichiarazioni impulsive definendo gli italiani un popolo per la maggiore di imbecilli ma non è il termine adatto per descrivere la loro attitudine.
Imbecille infatti è colui che ha dei limiti intellettivi o deficienze/carenze intellettive e  credo che la maggior parte degli italiani non abbia tali carenze.
Diciamo che per la maggiore si sentono "furbi" o credono di esserlo, e prediligono farlo/esserlo. Ovviamente non sono tutti così ma sicuramente la stragrande maggioranza di essi ed è molto difficile trovare e selezionare persone che cercano di vivere al meglio senza depredare i propri simili o competere con loro in maniera disonesta.
Più che imbecilli quindi sono "opportunisti" e "vigliacchi" e bastano soltanto queste due caratteristiche negative dell'essere umano a deturpare una società di persone, basta vedere chi abbiamo all'interno delle istituzioni che dovrebbero migliorare, con leggi e regolamenti, il benessere dell'intera popolazione, pur mantenendo delle giuste differenze (ricchi e meno ricchi ad esempio).


Cosa mi fa pensare questo ? L'esperienza diretta ! Sono un tipo che quando ha dubbi li vuole dissolvere e per dissolvere i dubbi in certi casi occorre approfondire e coinvolgere altri (un sistema totalitario o sbilanciato fortemente da una parte non lo si cambia da soli).

Io ho prima approfondito ed ho poi cercato di coinvolgere altri informandoli di quanto ho approfondito e siccome in Italia troppi mali dipendono dalla politica (o meglio da CHI fa politica) il risultato ottenuto è stato questo:



Dopo quasi due anni di attività su piattaforma Facebook mi sono reso conto che c'è molta gente che simpatizza in maniera abbastanza palese per una certa corrente politica/partitica, come se avessi una calamita che attrae soltanto e prevalentemente gente diciamo di "sinistra". Questa gente non si rende conto di quanto paradossale e contraddittoria sia la loro  posizione assunta (praticamente a 90°), come non si rende conto che non si può più continuare a dire: "voto tappandomi il naso per destituire questo attuale governo che è il peggiore in assoluto", oppure, " fra il peggiore dei governanti scelgo il meno peggio".
Non si può più ragionare in questi termini perché dovrebbe essere molto chiaro ormai che è il sistema che non funziona... è il sistema puramente rappresentativo che ha portato alla situazione attuale. Il sistema elettorale è sempre stato lacunoso e tendenzioso ed è peggiorato nel corso del tempo, il sistema legislativo è sempre stato lacunoso ed è peggiorato nel tempo, il sistema giudiziario è sempre stato lacunoso (e sbilanciato fortemente dalla parte dei più forti - economicamente parlando) ed è peggiorato.
Il risultato non può essere che anche l'intera società è peggiorata !
Se sono necessarie leggi e regole perché evidentemente non tutte le persone si affidano alla propria coscienza è indispensabile che tali leggi e regole debbano essere approvate da più persone possibili perché fino che a decidere potranno essere soltanto "poche persone facoltose", le persone facoltose avranno sempre meno attenzioni nei confronti di quelle "meno facoltose" e daranno quindi meno opportunità a queste ultime (non è un dogma o un pensiero ma un dato di fatto riscontrabile all'atto pratico da sempre ed in tutto il mondo).

Le persone di cui sopra avrebbero pure la pretesa che anche tutti gli altri vedessero nelle loro contraddittorie e paradossali posizioni la verità assoluta o la miglior cosa da fare.

Parlano di giustizia, di equità, di rispetto delle regole e soprattutto di democrazia, citando spesso la Costituzione italiana (che dimostrano di non conoscere non appena citi alcuni aspetti fondamentali) mentre sono i primi a violare tutte queste cose.

Giustizia:
La legge è uguale per tutti (artt. 3, 28 e 54 Cost.) ma quando ci sono in ballo controversie che coinvolgono la Pubblica Amministrazione e i cittadini, sapendo e lamentando molti come (mal)funziona la P.A. e sapendo che i cittadini in sede di giudizio NON LA SPUNTANO QUASI MAI, guai a toccare la giustizia.
Si perdono nel sostenere delle lotte politiche/partitiche con lo stesso entusiasmo e la stessa passione dei bambini quando ricevono un nuovo giocattolo.

Equità:
Parlano di pari diritti e competono per prevalere sugli altri con OGNI mezzo anche nel mondo del lavoro, con persone che sono per come si suol dire "nella stessa barca", e con disonestà più che capacità (raccomandazioni, leccaculismo, voti di scambio).

Rispetto delle regole:
Quando sono i primi a consentire ai politicanti che hanno votato, e per cui tifano, le mancate applicazioni di diritti costituzionali esistenti e mai applicati o male applicati, la mancate applicazione di leggi e regolamenti.
Insomma, sembra che per questa gente per alcuni sia consentito violare leggi, regolamenti e per altri no.

Democrazia:
per questa gente la democrazia è basata sulla sola Democrazia Rappresentativa, ma non solo... secondo loro dovrebbe essere basata sulla minoranza dei rappresentanti eletti.
Insomma, rinunciano sia al proprio potere di cittadino sovrano e pretendono che facciano così anche gli altri.

Molti di loro sono anche convinti di avere il coraggio di lottare più di altri solo perché scendono nelle piazze, come se il coraggio lo si dimostrasse solo scendendo nelle piazze. Il coraggio lo si dimostra anche scendendo nelle piazze, ma a sostenere soprattutto la realtà dei fatti, e a dire cose forse impopolari e che si scontrano con il reale potere e non con i suoi burattini.

  • Ci sono principi costituzionali inapplicati dalla nascita della Costituzione italiana, che darebbero più potere ai cittadini  (art. 50 - petizione popolare), ma nessuno è mai sceso in piazza per chiederne una legge attuativa. Gli metti davanti l'evidente realtà (che non esiste tale legge) e fanno finta di nulla continuando a scendere in piazza per sostenere le campagne politiche dei politici e/o dei partiti che hanno negati a TUTTI i cittadini tale diritto di partecipazione.
  • Ci sono principi costituzionali che darebbero ai cittadini (artt. 71 e 75 Cost.) il potere di proporre leggi agli eletti e di abrogare le leggi fatte dagli eletti ostacolati da 40 anni dagli eletti, che si sono quindi impossessati di tali poteri cui sono titolari i cittadini elettori per trasformarli in strumenti plebiscitari, e nessuno scende in piazza per questo. Gli poni davanti anche questa evidente realtà ma invece di scendere in piazza per chiedere il rispetto di tali poteri dei cittadini (in nome dell'art. 1 Cost.) continuano a scendere in piazza a sostenere le campagne politiche dei politici e/o dei partiti che hanno negato a TUTTI i cittadini tali poteri.
  • Ci sono leggi che hanno vagamente applicato i principi costituzionali di cui sopra, che a livello locale potrebbero essere resi anche più incisivi se i cittadini lo richiedessero, non ancora utilizzabili perché inapplicate dagli amministratori locali, ma nessuno scende in piazza per pretenderne l'onesta applicazione e l'utilizzo. Gli poni davanti anche questa evidente realtà ma invece di scendere in piazza per chiedere l'onesta applicazione di tali leggi e poter esercitare realmente la sovranità che gli appartiene continuano a scendere in piazza a sostenere le campagne politiche dei politici e/o dei partiti che hanno negato e negano tuttora a TUTTI i cittadini tale esercizio.
Insomma:
E' peggio che parlare a degli idioti perché dagli idioti non si può pretendere più di tanto (essendo idioti)... è parlare a gente intelligente, anche colta e istruita, ma ipocrita, egoista, opportunista, ambigua e falsa... che urta in modo particolare.

Guardatevi allo specchio e cercate almeno di tacere, fareste una più bella figura, perché chi sa di avere torto e tace dimostra almeno umiltà.
Chi sa di avere torto e vuol far credere di avere ragione o di essere coraggioso è il peggior  presuntuoso e vigliacco di chi accusa essere tale.

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