Tutti gli italiani (i-taglioni e i-talioti compresi) sanno bene che alla fine a comandare sono sempre i soliti ... i partiti maggiori per intenderci.
Dopo tangentopoli hanno cambiato tutti "nome" ma non le persone e gli intenti.
Dopo tangentopoli cosa è cambiato ?
Una beata minkia ! come dice il politico inventato da Antonio Albanese (Cetto Laqualunque).
E' nato solo il bipolarismo che ha rafforzato ancor più i partiti maggiori.
Di fronte a questo NESSUN cambiamento ed al continuo rafforzamento dei soliti partiti, alcuni cittadini convinti che non è giusto che debbano essere sempre i soliti a comandare, specie in un paese con una Costituzione che recita "la sovranità appartiene al popolo" ... "che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione", ovvero attraverso rappresentanti eletti (artt. 56, 58, 55 e 70 cost.), petizioni (art. 50 cost.), proposte di legge di iniziativa popolare (art. 71 comma 2), referendum abrogativi di leggi ordinarie emanate dal parlamento (art. 75 cost.) e referendum confermativi di legge costituzionale o di revisione costituzionale emanate dal parlamento (art. 138 cost.), hanno pensato di creare una nuova forza politica.
L'idea non sarebbe stata male ... se ad averla non fossero stati in molti (forse... troppi).
Ognuno è libero di pensare e di fare ciò che ritiene più opportuno, per limitare il potere ai soliti partiti, ma non possiamo nascondere che l'attuale situazione è questa:
Ognuno ha creato un nuovo gruppo, o movimento, e ognuno è convinto che il gruppo da lui creato sia migliore di altri ... il risultato è che esistono talmente tanti di quei nuovi gruppi e/o movimenti politici che la gente oltre a non capire chi scegliere fra essi ... alla fine non sceglie nessuno.
Ammesso invece che ogni indeciso, o schifato dei soliti partiti tradizionali, voti qualcuno di questi nuovi gruppi ... il risultato quale potrà essere ?
Che ogni gruppo prenderà una manciata di voti, inserirà uno o due membri all'interno del parlamento, e TUTTI insieme (gruppi e membri all'interno del parlamento) faranno RIDERE i soliti partiti maggiori che comandano da sempre.
Qualcuno potrebbe dire: "ma se ci saranno in parlamento due membri di ogni gruppo il totale dei membri dovrebbe fare la differenza".
Non credo proprio ... non lo credo perché è un fatto assodato che la gente non sa mettersi d'accordo e la dimostrazione sta proprio nel fatto che ognuno ha voluto creare un ennesimo gruppo perché lo ritiene migliore di altri già esistenti.
Se uno crea un nuovo gruppo politico lo fa perché si ritiene migliore di altri (gruppi esistenti) e molto difficilmente condividerà le idee di altri. Cercherà quindi di imporre le proprie idee e/o quelle del suo gruppo - (ammesso e concesso che tutti i membri di quel gruppo siano/saranno solidali fra loro).
In realtà ogni essere umano è nato libero e la sudditanza non è nient'altro che una condizione che fa comodo perché gli permette di delegare a qualche leader o gruppo il compito di studiare e decidere anche nel suo interesse (cosa che non avverrà MAI... a mio avviso).
Se ciò che ha deciso il leader, il gruppo o il rappresentante eletto soddisfa le esigenze del delegante bene... diversamente il delegante tenderà a ignorare le regole impostegli da qualsiasi delegato.
La democrazia diretta permetterebbe ad ognuno di esprimere un voto decisionale uguale a quello di ogni altro suo simile, e i membri eletti, anche di un solo partito che abbia ottenuto 630 seggi alla Camera e 315 seggi al Senato, sarebbero soltanto esecutori della volontà espressa dal popolo.
Con la democrazia diretta, in sostanza, non ci sarebbe più il problema "competizione" fra chi ritiene che il proprio gruppo sia migliore degli altri, poiché a decidere saranno i cittadini che voteranno le questioni più importanti e controverse e vincerà la VERA maggioranza - dei cittadini (che potrebbero far vincere anche le minoranze).
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Democrazia è una parola composta da due parole tratte dal greco: δῆμος (démos) Popolo e κράτος (cràtos) Potere, quindi: “Potere del popolo”. La VERA democrazia si realizza nelle FORME (plurale) della Costituzione italiana (art. 1 Cost.) e cioè la Democrazia Rappresentativa (artt. 55; 114 e segg.) e la Democrazia Diretta (artt. 50, 56, 58, 71, 75, 138,102,118 e 123 Cost.). Senza Democrazia Diretta avremo solo un'Oligarchia (dei partiti)
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giovedì 16 febbraio 2012
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