Se qualcuno teme di avere qualcosa da perdere, a cui attribuisce un'importanza maggiore di ciò che va predicando (ad es. la democrazia e/o la libertà), e riconosce che certe "lotte" civili hanno un nemico "potente" è meglio che si dedichi ad altro. Cambiare un sistema non è una passeggiata e non lo si cambia col pensiero o tante belle parole.
Non esiste peggior vigliacco di chi predica tanto ma non è disposto a muovere un dito per compiere azioni concrete che lo chiamano in causa all'atto pratico.
Alcuni esempi:
- A volte serve una firma (per una petizione, un disegno di legge popolare, un referendum, una DENUNCIA).
- A volte serve la presenza fisica e l'impegno per raccogliere firme, presentare denunce collettive (tipo class action).
- A volte serve confrontarsi faccia a faccia col "nemico" (se così vogliamo definirlo/i).
Molti rivoluzionari da tastiera quando devono esporsi in prima persona scompaiono o non sono MAI disponibili e mentre alcuni lo dichiarano apertamente altri si dichiarano invece sempre disponibili soltanto a parole. Fra i due sicuramente è migliore il primo (perché almeno lo dice subito) ma nella sostanza in entrambi i casi la così tanto acclamata "UNIONE" (che fa la forza) non ci sarà mai e continueremo TUTTI ad essere servi di alcuni furbi che con la politica ci hanno marciato da tempo per riempirsi la pancia.
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