giovedì 3 maggio 2012

Leggo e diffondo - Il Quorum



Vimercate - 
Ricordate i referendum per l'acqua pubblica, il no al nucleare e illegittimo impedimento?
Anche in quel caso, come quasi sempre accade di fronte a referendum su temi molto importanti, il timore di chi aveva a cuore i quesiti era quello del non raggiungimento del quorum.
Il quorum infatti, presentato come strumento di protezione della democrazia contro interessi minoritari (chissa' poi perche'), si rivela spesso come arma in chi si avvantaggia del fallimento delle consultazioni.
Basta pensare al fatto che tutti ci diciamo scandalizzati di fronte ai costi che un referendum comporta, ma quasi mai chi ci governa coglie l'opportunita' di accorparlo a consultazioni gia' previste, anche quando sarebbe estremamente facile!
I referendum del giugno 2011 ne sono un esempio lampante, ma anche recenti consultazioni (vedi referendum sulla caccia in Piemonte indetto per il 3 giugno, mentre si poteva accorparlo alle consultazioni amministrative previste, come nel resto d'Italia, il 5-6 maggio con ballottaggi il 19-20 maggio).
(Personalmente concordo con Luciana Littizzetto - vedi "Che tempo che fa" di domenica scorsa: sembra proprio che queste date siano scelte per scoraggiare la partecipazione).
Eppure esistono paesi civili che hanno risolto alla radice questo "problema".
Come?
Eliminando il quorum!
In fondo, se ci pensiamo, i nostri rappresentanti vengono eletti senza quorum (cioe' non esiste un quorum per le elezioni!), mentre per le decisioni in forma referendaria esiste questa formula che di fatto equivale a conferire un ingiustificato potere giuridico ai non partecipanti al referendum.
Chi non va a votare al referendum di fatto vota NO! Visto che i referendum in Italia sono abrogativi, chi non va a votare approva le leggi che il referendum vorrebbe abrogare. In pratica, se la classe politica volesse curare gli interessi di pochi (ma va?), potrebbe fare leggi ingiuste, se anche venissero sottoposte a referendum, agendo sul calendario e scoraggiando la partecipazione della cittadinanza, si avrebbe la strada spianata, compresa di giustificazione politica ("se il referendum fallisce, vuol dire che la maggioranza della popolazione concorda con la legge", mi ricorda taluni che, di fronte a manifestazioni di piazza, fanno la conta di quelli che mancano per dimostrare di avere la maggioranza dalla propria parte).
I Svizzera l'istituto del referendum senza quorum esiste dal 1874, e da 13 anni anche in Baviera, e questo, nei fatti, ha portato alla popolazione un maggiore potere incisivo sul legislatore. Infatti il referendum senza quorum consente a chi partecipa di decidere, chi non partecipa delega coloro che partecipano. Altro beneficio non indifferente, l'esistenza del referendum senza quorumsollecita una maggiore attenzione nel legislatore, che sa di poter incorrere in un referendum abrogativo efficace.
Adesso possiamo chiedere questo istituto anche in Italia, sottoscrivendo la proposta di legge di iniziativa popolare QUORUM ZERO E PIU' DEMOCRAZIA!
La proposta di legge riporta non solo il referendum senza quorum, ma anche altre importanti proposte, tanto per citarne alcune:

  • Regolamentazione delle petizioni (affiche' abbiano efficacia)

  • Possibilita' di revoca del mandato (affiche' si possano allontanare gli eletti che perdono la fiducia dell'elettorato)

  • Scelta dell'indennita' degli eletti (sono gli elettori, in fase di onsultazione ad indicare quanto percepiranno i parlamentari che li rappresentano, agganciando l'indennita' ricevuta al reddito medio della popolazione italiana e escludendo qualsiasi altra forma di retribuzione)

  • Regolamentazione delle leggi di iniziativa popolare (oggi le proposte purtroppo giacciono in parlamento indiscusse! Le proposte dei cittadini sono ignorate!)
La proposta di legge di iniziativa popolare QUORUM ZERO E PIU' DEMOCRAZIA deve essere sottoscritta da almeno 50.000 elettori italiani per poter essere presentata. La raccolta firme e' iniziata in aprile e c'e' tempo fino a giugno 2012.
I moduli per la raccolta firme sono a Spazio Citta', dove tutti gli elettori di Vimercate possono sottoscrivere presentandosi con un documento di identita'.

Contiamo nei prossimi giorni di poter fare delle raccolte anche con dei banchetti in piazza (vi terremo informati).
Riprendiamoci la democrazia, promuoviamo gli strimenti di democrazia diretta!

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