sabato 25 maggio 2013

Ascoltate il secondo sindaco e meditate

Ascoltate attentamente e soprattutto le parole del secondo sindaco intervistato, del Comune di Villa Lagarina (TN):

A partire dall'istante 3:25 in poi:


Riporto per iscritto le frasi che mi hanno maggiormente colpito:

"... noi giriamo regolarmente a presentare bilanci, a presentare progetti e abbiamo sempre le sale vuote, dopodiché abbiamo spesso le critiche che le persone che non sono informate. Ora dico ... se io ti introduco uno strumento come questo, quindi stabilisco che non c'è quorum, in qualche modo ti obbligo a partecipare perché altrimenti non hai più scusanti ... quindi provocatoriamente io lo vedo come uno strumento che dovrebbe responsabilizzare il cittadino, e quindi togliere anche quel sistema, a volte comodo, di delega.

Siamo in una società che ha una grandissima carenza... un grandissimo calo di partecipazione e questo lo vediamo, lo vediamo nel voto ma lo vediamo ripeto anche nella vita quotidiana, abbiamo una società che si allontana dalla politica e allora dico ... se di questo ci lamentiamo tutti, dobbiamo anche avere la coerenza di trovare strumenti nuovi ... noi abbiamo trovato questo e fino ad oggi, ripeto, il Comune di Villa è ancora in piedi la macchina amministrativa non si è bloccata però i miei cittadini sanno che nel momento che lo volessero usare hanno uno strumento per tema e anche potente di espressione"

Commento personale:

In questo modo un sindaco o l'intera amministrazione comunale potrebbero dire ai cittadini di non lamentarsi delle loro decisioni qualora dovessero farlo, poiché i cittadini hanno il modo e lo strumento per correggerle e proporne di migliori.

Non ci sono né attenuanti e né scusanti (come ha detto pure il sindaco di Villa Lagarina)

Non interessa alla massa? Che subisca e accetti quello che passa il noto convento e non si lamenti sempre ... ricordando anche che per colpa di tanti ci vanno di mezzo i pochi che, a differenza dei tanti, si interessano di politica e di amministrazione del bene comune, costretti a subire per colpa del disinteresse o dell'opportunismo dei tanti il solito malgoverno e le solite vessazioni imposte con legge dai pochi eletti (esigua minoranza della popolazione).

Per colpa di tanti a decidere sono sempre i pochi e i soliti, grazie al quorum che hanno saputo strumentalizzare per blindare le loro decisioni di cui molti alla fine si lamentano e criticano !

Grazie al menefreghismo di molti ed alla loro comodità di delegare tutto a pochi eletti, prevale sempre la classe politica che come molti sanno non è altro che un gruppo di pochi al  servizio delle lobbies e di potenti potentati per cui vige la ferrea "legge del più forte" (altro che democrazia).




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