lunedì 25 novembre 2013

Politica e chiacchiere

Mi stavo chiedendo perché la "politica" in Italia è una delle peggiori d'Europa e ho associato le "chiacchiere" alla politica formulando la risposta:

La politica in Italia sono chiacchiere.

In che senso ?

Per illustrare una sostanziale differenza fra la "politica" e le "chiacchiere" ritengo che:


  • Politica è l'espressione di parole che conducono a delle regole (o leggi).
  • Chiacchiere è l'espressione di parole che eludono le regole (o leggi).
Un esempio per chiarire meglio, che è attuale più che mai, Silvio Berlusconi.

In Italia da circa 20 anni la politica in Italia sembra ruotare attorno a Silvio Berlusconi.
Non si fa altro che parlare di lui nonostante l'Italia stia sprofondando nella merda più totale.
Quando perse le elezioni nella 15sima legislatura si parlava di lui nonostante i suoi avversari politici passarono al "governo" del paese (che durò la metà del tempo previsto)
Quando si dimise dalla carica di Presidente del Consiglio nella 16sima legislatura, cosa sperata e chiesta dall'opposizione, si continuava a parlare di lui.
Dopo la condanna definitiva a 4 anni di reclusione per frode fiscale si continua a parlare di lui ed oltre alla sua decadenza dalla carica di senatore adesso è saltata fuori pure la richiesta di grazia al presidente della repubblica.
In sostanza la classe politica si perde in chiacchiere fottendosene delle regole ... ecco dove è a mio avviso il male peggiore della politica italiana.

Esistono già delle regole/leggi chiare sul da farsi, e certe questioni che distolgono TUTTE le istituzioni politiche dai loro principali compiti che riguardano il benessere della popolazione (e non solo di personaggi politici), si potrebbero chiudere in brevissimo tempo se solo si rispettassero tali regole.

Evidentemente la tendenza della maggioranza degli italiani TUTTI, fra eletti ed elettori, è quella di fottersene delle regole e delle leggi (a cominciare da quella fondamentale - che non cito nemmeno più) ma, come sostengo e ribadisco, è vero che la democrazia è espressione della maggioranza ma anche in democrazia devono esistere delle regole e sono queste a dover essere decise dalla maggioranza degli individui che compongono la società civile e democratica e ovviamente devono essere rispettate.

Una società di individui civili - o che si ritengono tali - non dovrebbero rispettare le regole perché esistono i tribunali che li condannerebbero qualora non le rispettassero ... dovrebbero rispettarle perché glielo impone la propria coscienza.
Dato che, evidentemente, la coscienza non basta o non è ascoltata ecco che occorrono tanto le regole scritte (leggi) quanto i tribunali.

Berlusconi, tutti gli altri politicanti e anche gli elettori dovrebbero pensare prima alla società nell'insieme delle persone che la compongono (popolo), innanzitutto perché è sovrano e secondariamente perché se ognuno se ne fotte delle regole non hanno ragione di esistere nemmeno le istituzioni e lo Stato.

Basta con Berlusconi ! Chiudere immediatamente il capitolo !
  • La frode fiscale è un reato da tantissimo tempo e Berlusconi deve accettare la pena prevista (che non sconterà nemmeno in prigione) senza sperare in una grazia che non potrà essere concessa perché sarebbe un ennesimo scandalo che metterebbe ancor più in cattiva luce una classe politica già sputtanata a sufficienza agli occhi del MONDO intero. Si lancerebbe il pessimo messaggio che in Italia basta entrare in politica per salvare il culo da ogni reato commesso (in passato e al presente).
  • La decadenza dalla carica di parlamentare invece non si può pretendere in virtù di una legge emanata ADESSO. E' bene che qualcuno l'abbia finalmente emanata ma le nuove regole devono valere da adesso in avanti perché le leggi non possono essere retroattive. E' ovvio che eticamente parlando non è bello che un politico condannato in via definitiva possa rimanere in una istituzione importante come quella che ha la funzione di fare le leggi, ma è anche vero che il parlamento è fatto di 945 membri e che un singolo parlamentare non è pericoloso come potrebbe esserlo un re o un dittatore (che hanno pieni poteri). Se qualcuno teme che una sola persona (e molti di una certa corrente politica lo affermano da tempo) possa corrompere la metà dei parlamentari deve anche riconoscere che il sistema puramente rappresentativo è vulnerabile e fallimentare ... quindi dovrebbe orientarsi verso un sistema più democratico che consenta al popolo poteri DIRETTI e maggiori di quelli dei suoi rappresentanti.
Se il popolo avesse lo strumento della "revoca" (referendum revocatorio) questo caos eterno intorno a Berlusconi forse sarebbe terminato da tempo.

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