Ad ognuno la scelta se proseguire la lettura o meno.
Noi sappiamo che tutto (limitazioni, obblighi, divieti, tasse, diritti, doveri) viene determinato mediante leggi e atti aventi forza di legge, e sappiamo anche chi determina le leggi e gli atti aventi forza di legge.
Per oltre 70 anni il popolo italiano ha sempre riconosciuto e legittimato il potere di fare le leggi agli organi che tutti conoscono, pur sapendo tutti (o quasi tutti) che non è assolutamente vero che "la legge è uguale per tutti" e che nonostante esista una gerarchia delle leggi anche questa è in realtà fumo negli occhi che serve a dare speranza a chi crede in una giustizia umana.
Purtroppo il quadro della situazione, possa piacere o meno, è il seguente:
- La Costituzione italiana è a tutti gli effetti pratici considerata carta straccia da chi aveva/ha il dovere di rispettarla ed applicarla con leggi ordinarie.
- La Corte costituzionale, che ha il compito di eliminare leggi ed atti aventi forza di legge illegittimi, è scelta nella maggioranza dei suoi membri dalla cosiddetta casta formata dai partiti politici, e non la si può adire in maniera diretta.
- I patti, i trattati e le convenzioni internazionali che in teoria garantiscono e tutelano i fondamentali diritti umani non hanno istituito organi giurisdizionali che consentirebbero ai cittadini di farvi appello nel caso in cui i diritti esposti in tali dispositivi venissero negati o violati
Esiste una sola eccezione fra le diverse commissioni che all'atto pratico non hanno alcun potere giuridico ma soltanto consultivo.
Potete fare tutte le ricerche che volete e quando le avrete fatte vi accorgerete che anche in campo internazionale esiste un solo organo giudiziario che ha il compito di punire le violazioni contro i diritti umani, organo che è stato istituito da una sola convenzione, cioè la "Convenzione europea sui diritti e sulle libertà fondamentali dell'uomo" (CEDU) ratificata dallo Stato italiano con la Legge 4 agosto 1955, n. 848.
Tale organo giudiziario è la Corte EDU (Corte europea dei diritti dell'Uomo) che ha sede a Strasburgo.
E' l'unico organo che può accogliere ricorsi individuali e cioè l'unico organo a cui può rivolgersi direttamente il cittadino di qualsiasi Stato che ha sottoscritto e ratificato la convenzione CEDU.
Ogni altro organo giudiziario internazionale non può essere adito dai cittadini ma solo da organi di Stato degli Stati membri (capite cosa significa ? Uno Stato che viola i diritti dei suoi cittadini non denuncerà mai se stesso).
Come se non bastasse questo unico organo giudiziario internazionale (Corte EDU) può essere adito solo se sono stati espletati prima tutti i ricorsi presso gli organi giudiziari interni di ogni Stato parte (che nel nostro caso è la Suprema Corte di Cassazione) e quando il cittadino vince il ricorso presentato alla corte EDU ha diritto solo ad un risarcimento economico che nel corso del tempo è andato sempre a ridursi di entità. La Corte EDU non ha infatti il potere di annullare leggi e sentenze emanate dagli organi degli Stati che hanno sottoscritto e ratificato la convenzione CEDU.
Sempre a livello europeo esistono altri organi che si occupano di diritti umani ed esistono altre convenzioni sottoscritte e ratificate da molti Stati ma sono organi non giudiziari, come già detto, e che pertanto non possono emettere sentenze ma solo "moniti, raccomandazioni, risoluzioni" e uno di questi organi è il Consiglio d'Europa che è connesso alla Corte EDU, e non ha poteri giudiziari e vincolanti.
Lo ripeto:
L'unico organo giudiziario che può accettare ricorsi da singoli cittadini e che può emettere sentenze è la Corte europea di Strasburgo (EDU). Solo le sentenze possono infliggere pene, sanzioni, rimborsi, etc. e nel caso della Corte EDU solo un risarcimento economico al cittadino, essere umano, che ha vinto il ricorso contro lo Stato di appartenenza che ha violato i suoi diritti umani come stabiliti dalla Convenzione CEDU. (è sempre qualcosa ma va sottolineato che una sanzione non costringe un delinquente a smettere di delinquere).
Le risoluzioni, i moniti, le raccomandazioni emanati da altri organi che si occupano di diritti umani, benché stabiliti da molte convenzioni non hanno potere vincolante per gli organi legislativi e giudiziari degli Stati parti che hanno aderito alle varie Convenzioni sui diritti umani.
Un'altra convenzione che ha recepito i principi esposti 18 anni prima nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (DUDU) è il "Patto internazionale sui diritti civili e politici" recapito dallo Stato italiano con la Legge di ratifica 25 ottobre 1977, n. 881.
Tale Patto internazionale comprende un protocollo facoltativo, anch'esso ratificato dallo Stato italiano con la citata legge, che prevede i ricorsi individuali come previsti dalla CEDU ma... tali ricorsi non vanno sottoposti ad un organo giudiziario come nel caso europeo, ma ad una semplice commissione che può solo sollecitare gli Stati parti ad apportare modifiche all'ordinamento legislativo interno... nulla più. Non essendo un organo giudiziario e non potendo emettere SENTENZE si può dire che non serve e non vale un cazzo poiché sappiamo già che lo Stato italiano se ne è sempre fregato anche delle molteplici condanne inflittegli dalla Corte EDU, che è invece un organo giudiziario.
Figuriamoci quindi quanto se ne fottono di risoluzioni, moniti, raccomandazioni e solleciti emanati da semplici commissioni o organizzazioni. Inoltre i risarcimenti economici sentenziati dalla Corte EDU a favore dei cittadini che hanno vinto i ricorsi non escono dalle tasche di chi ha violato la convenzione CEDU poiché è DENARO PUBBLICO !
Per approfondire fra le pagine di questo Blog ce n'é una che si intitola "Diritti umani" e lì troverete le leggi e le convenzioni a cui ho fatto riferimento in questo post.
Tale organo giudiziario è la Corte EDU (Corte europea dei diritti dell'Uomo) che ha sede a Strasburgo.
E' l'unico organo che può accogliere ricorsi individuali e cioè l'unico organo a cui può rivolgersi direttamente il cittadino di qualsiasi Stato che ha sottoscritto e ratificato la convenzione CEDU.
Ogni altro organo giudiziario internazionale non può essere adito dai cittadini ma solo da organi di Stato degli Stati membri (capite cosa significa ? Uno Stato che viola i diritti dei suoi cittadini non denuncerà mai se stesso).
Come se non bastasse questo unico organo giudiziario internazionale (Corte EDU) può essere adito solo se sono stati espletati prima tutti i ricorsi presso gli organi giudiziari interni di ogni Stato parte (che nel nostro caso è la Suprema Corte di Cassazione) e quando il cittadino vince il ricorso presentato alla corte EDU ha diritto solo ad un risarcimento economico che nel corso del tempo è andato sempre a ridursi di entità. La Corte EDU non ha infatti il potere di annullare leggi e sentenze emanate dagli organi degli Stati che hanno sottoscritto e ratificato la convenzione CEDU.
Sempre a livello europeo esistono altri organi che si occupano di diritti umani ed esistono altre convenzioni sottoscritte e ratificate da molti Stati ma sono organi non giudiziari, come già detto, e che pertanto non possono emettere sentenze ma solo "moniti, raccomandazioni, risoluzioni" e uno di questi organi è il Consiglio d'Europa che è connesso alla Corte EDU, e non ha poteri giudiziari e vincolanti.
Lo ripeto:
L'unico organo giudiziario che può accettare ricorsi da singoli cittadini e che può emettere sentenze è la Corte europea di Strasburgo (EDU). Solo le sentenze possono infliggere pene, sanzioni, rimborsi, etc. e nel caso della Corte EDU solo un risarcimento economico al cittadino, essere umano, che ha vinto il ricorso contro lo Stato di appartenenza che ha violato i suoi diritti umani come stabiliti dalla Convenzione CEDU. (è sempre qualcosa ma va sottolineato che una sanzione non costringe un delinquente a smettere di delinquere).
Le risoluzioni, i moniti, le raccomandazioni emanati da altri organi che si occupano di diritti umani, benché stabiliti da molte convenzioni non hanno potere vincolante per gli organi legislativi e giudiziari degli Stati parti che hanno aderito alle varie Convenzioni sui diritti umani.
Un'altra convenzione che ha recepito i principi esposti 18 anni prima nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (DUDU) è il "Patto internazionale sui diritti civili e politici" recapito dallo Stato italiano con la Legge di ratifica 25 ottobre 1977, n. 881.
Tale Patto internazionale comprende un protocollo facoltativo, anch'esso ratificato dallo Stato italiano con la citata legge, che prevede i ricorsi individuali come previsti dalla CEDU ma... tali ricorsi non vanno sottoposti ad un organo giudiziario come nel caso europeo, ma ad una semplice commissione che può solo sollecitare gli Stati parti ad apportare modifiche all'ordinamento legislativo interno... nulla più. Non essendo un organo giudiziario e non potendo emettere SENTENZE si può dire che non serve e non vale un cazzo poiché sappiamo già che lo Stato italiano se ne è sempre fregato anche delle molteplici condanne inflittegli dalla Corte EDU, che è invece un organo giudiziario.
Figuriamoci quindi quanto se ne fottono di risoluzioni, moniti, raccomandazioni e solleciti emanati da semplici commissioni o organizzazioni. Inoltre i risarcimenti economici sentenziati dalla Corte EDU a favore dei cittadini che hanno vinto i ricorsi non escono dalle tasche di chi ha violato la convenzione CEDU poiché è DENARO PUBBLICO !
Per approfondire fra le pagine di questo Blog ce n'é una che si intitola "Diritti umani" e lì troverete le leggi e le convenzioni a cui ho fatto riferimento in questo post.
Se siete giunti fin qui a leggere vi ringrazio e come avrete notato, ed avevo scritto all'inizio, non sono incoraggianti queste informazioni ma come già evidenziato è, a mio avviso indispensabile conoscere anche ciò che non ci piace sapere e/o sentire perché se non si conosce la realtà non si può capire che l'unica soluzione a questo schifo ed a queste prese in giro è la DISOBBEDIENZA !
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