sabato 21 gennaio 2012

Sempre a proposito di democrazia rappresentativa, partiti e loro servi (i media)

Queste sono le VERE rivoluzioni... senza spargimento di sangue e violenza alcuna, legittimate dalla nostra Costituzione e dalla Legge.


Lo capiremo un giorno ?


Riporto quanto fatto da Paolo Bonacchi e quanto riscontrato sia dagli amministratori (dittatori e onnipotenti - che interpretano la democrazia, la costituzione e la legge a modo loro) e sia dai servi mediatici che non riportano mai simili notizie.


Che qualcuno mi dia del qualunquista un'altra volta, o del sovversivo, e lo manderò affanculo ancor più volentieri di quanto non abbia già fatto con alcuni.


Svegliatevi italiani !


Riporto di seguito quanto scritto da Paolo Bonacchi:
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Paolo Bonacchi e Paola Fortunati hanno presentato al Prefetto di Pistoia (ed inviata per quanto di loro competenza al Tribunale ed al Difensore civico regionale), una richiesta di DECADENZA del sindaco di Pistoia a norma dell'art. 70 del d.lgs 18 agosto 2000, n° 267 (Testo unico sull'ordinamento degli enti locali), per aver violato i termini dell'art l'art. 8 della stessa legge e dell'art 7, comma 3, del Regolamento comunale relativo allo statuto del Comune di Pistoia (Delib. C.C. n° 74 del 3/5/2010: Regolamento degli istituti di partecipazione, Istanze, petizioni, proposte di deliberazione, istruttoria pubblica, referendum), che stabilisce in 30 giorni dalla data di presentazione della Petizione, la discussione in Consiglio al quale era indirizzata. La Petizione è prevista dalla Carta europea della autonomie locali recepita dalla legge 142/'90, e nel citato Testo unico sull'Ordinamento degli Enti locali che all'art. 8 comma 3, recita: “Nello statuto devono essere previste forme di consultazione della popolazione nonché procedure per l'ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati dirette a promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi e devono essere, altresì, determinate le garanzie per il loro tempestivo esame." La Petizione popolare, è stata sottoscritta da circa 200 cittadini aventi diritto al voto nel Comune di Pistoia per introdurre nello Statuto comunale l'istituto giuridico di Democrazia Diretta indicato come Referendum di iniziativa popolare deliberativo, senza quorum per la validità del risultato e per le materie di competenza comunale senza limitazioni. La Decadenza del sindaco è stata richiesta a norma dell'art. 70 della legge n° 267/2000, che recita: “La decadenza dalla carica di sindaco, presidente della provincia, consigliere comunale, provinciale o circoscrizionale può essere promossa in prima istanza da qualsiasi cittadino elettore del comune, o da chiunque altro vi abbia interesse davanti al tribunale civile, con ricorso da notificare all'amministratore ovvero agli amministratori interessati, nonché al sindaco o al presidente della provincia.  L'azione può essere promossa anche dal prefetto.” 


Questo è il secondo tentativo sullo stesso argomento che segue la Petizione presentata al sindaco di Pistoia da Paolo Bonacchi il 4 ottobre 1999, rimasta senza risposta. Purtroppo nella nostra città, governata ormai da sessanta anni dalla sinistra, la DEMOCRAZIA è solo quella esercitata all'interno dell'allora PCI, oggi PD, al cui interno NULLA è cambiato. Ma oggi la legge non è più quella del '99 ed è possibile chiedere la DECADENZA del sindaco quando non venga rispettato l'art. 8 della legge 267 del 2000. La rivoluzione FEDERALE comincia da qui.
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Per maggiori informazioni sul Dlgs 267/00 leggere questo documento.
Il testo integrale della Legge è questo


L'unico appunto che sento di aggiungere personalmente è che:
Indipendentemente da chi governa la solfa è sempre la stessa (sono tutti figli della stessa madre, ovvero dei partiti = Casta politica).
Anche nei Comuni dove ha governato/governa la destra non cambia nulla (lo Statuto del Comune di Milano fa RIDERE !). La sinistra si è dimostrata sicuramente più CONSERVATRICE del sistema italico ed è maggiormente riprovevole... ma credo che sia una strategia di Casta.

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