venerdì 31 maggio 2013

Democrazia rappresentativa = Democrazia ceduta

Avevo già evidenziato in altro post l'inopportuna associazione delle parole "democrazia" e "rappresentativa".

Perché ?

Innanzitutto cosa si intende per Democrazia rappresentativa ?, o meglio ancora, quale è il significato  della "democrazia rappresentativa che viene insegnato alla gente ?

Credo che sia: "Il potere del popolo esercitato mediante dei rappresentanti" quindi da una parte del popolo, quindi da una minoranza del popolo.
Ma la democrazia non è "decisione della maggioranza ?".
E se il potere appartiene al popolo (cfr. art. 1 Cost. italiana), e il popolo è formato da 50 milioni di elettori che non possono decidere nulla, ... quale maggioranza è coinvolta ? Quale maggioranza si esprime ? Di che democrazia si parla ?

Associare quindi le due parole non ha alcun senso né logico e né pratico.

La parola Democrazia ha un solo significato, secondo l'etimologia del termine, ed è indicato nella didascalia del titolo di questo Blog: Potere del popolo (e non di una parte di esso).

A parte il fatto che la democrazia rappresentativa in Italia ha dato i frutti che ha dato, e che non sono dei migliori, anzi ... tutt'altro ... credo che occorra porsi sostanzialmente due domande:

Premesso e ribadito che su oltre 5o milioni di aventi diritto al voto qualcuno ha deciso che soltanto 945 di essi debbano avere (e continuare ad avere) un potere più grande di qualsiasi altra rappresentanza (mi riferisco ai consigli degli enti locali - comunali, provinciali e regionali) e dell'intera popolazione:

  1. Come si può parlare di democrazia quando a decidere è una minoranza del popolo ?
  2. Come si può scegliere chi, fra 50 milioni di cervelli e persone con competenze ed esperienze di vario genere, è più indicato per avere un potere indiscusso su una popolazione, il che implica sicuramente maggiori doti e competenze negli eletti ?
Il sistema che è sempre stato adottato finora permette forse un'accurata selezione ?
Potrà mai esistere un sistema, diciamo elettorale, in grado di selezionare fra milioni di individui quelli più competenti ? onesti ? sapienti ? coscienti ? esperti ? etc. ?

Se qualcuno mi illustra quale metodo esiste, o si può adottare, lo ascolterò con grande interesse e profonda stima e tornerò anch'io alle urne a votare alle elezioni.

In sostanza io credo, anzi ... ne sono convinto ... che non potrà mai esistere un sistema di selezione (elettorale) che permetta tutto questo, e che pertanto non potrà mai definirsi né democrazia e né il miglior sistema di governo un sistema che esclude milioni di persone dalle decisioni e dai dibattiti.

Infatti i cosiddetti rappresentanti eletti non sono altro che persone facenti parte dei così altrettanto detti "partiti politici", che si sono ampiamente rivelati gruppi di persone con elevate capacità economiche e finanziarie. Persone che hanno dimostrato la loro incompetenza e la loro superficialità nel legiferare, nel votare le leggi con cognizione di causa, nel conoscere la legge fondamentale della repubblica che dovrebbero conoscere quanto meno a memoria. Persone forse finanziate o sponsorizzate da lobbies (almeno nella loro formazione e nella loro campagna elettorale iniziale).

E gli italiani che continuano a votare, delegando totalmente il potere a questi pochi potenti potentati, sperano ancora che tali persone facciano gli interessi di tutti ? soprattutto dei più deboli ? Ma la gente non arriva a comprendere che i forti diventano forti con le energie dei deboli perché sfruttano le risorse e le energie di altri ?

La democrazia è la miglior forma di governo SOLO, e ribadisco SOLO, se a decidere è realmente la totalità della popolazione (ovviamente deve poter solo avere gli opportuni strumenti per decidere) e non una parte di essa, poiché solo così il sistema di selezione dei rappresentanti assumerà un'importanza relativa. Non esisterà mai un sistema elettorale in grado di selezionare le migliori persone fra MILIONI, specialmente se queste persone devono PER FORZA far parte di partiti (quindi di gruppi di persone capeggiate da leader o dirigenti ignoti), altrimenti sono escluse da ogni carica elettiva.

L'unica domanda, caso mai, è:
E' realmente attuabile una Democrazia secondo il significato etimologico del termine ?

Come detto tante volte, da me e da altri, ... è possibilissimo con l'affiancamento della Democrazia Diretta a quella rappresentativa.
La Democrazia Diretta esiste da oltre un secolo in altri paesi del mondo (USA e Svizzera), e con la tecnologia moderna è ancor più favorita e migliorabile (internet, voto elettronico, piattaforme telematiche, e-government, liquidfeedback, brainstorming, town meeting).

Abbiamo delle basi costituzionali e legislative inattuate e raggirate (dai rappresentanti eletti ovviamente) che ci indicano il cammino verso la democrazia VERA, e la Democrazia Diretta si può introdurre in qualsiasi luogo e indipendentemente dal numero dei componenti una popolazione poiché è sufficiente DECENTRARE il potere da un organo centrale (parlamento e governo) agli organi locali (regioni, province e comuni) ed anche questo è previsto dalla nostra Costituzione fin dal 1948 (cfr. art. IX disp. trans. e finali e art. 5 Cost.).
Qualsiasi territorio indipendentemente dalla sua estensione e dal numero dei suoi abitanti è suddiviso in aree con una autonomia propria, seppur relativa nella stragrande maggioranza dei casi (Contee, Lander, Regioni) e la nostra Costituzione prevede fin dal 1948 oltre che il decentramento l'autonomia degli enti locali e territoriali (artt. 114 e segg).

Ora che queste cose le ignorino i rappresentanti del popolo perché gli fa comodo è un conto ... ma che le ignori pure la popolazione è inaccettabile, almeno per coloro che pretendono il rispetto di tali diritti previsti ed inattuati e pretendono una vera democrazia.

Riflettete ... è inutile votare per CEDERE un potere che sulla carta appartiene al popolo sperando che i delegati facciano gli interessi di milioni di persone che neppure conoscono ... non accadrà mai perché i pochi rappresentanti finiranno sempre col tutelare i potenti che li prenderanno di mira con minacce e pressioni e perché la natura umana insegna che:

"se vuoi conoscere la vera natura di un uomo devi dargli un grande potere"
(Pittaco di Mitilene).








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