venerdì 29 novembre 2013

Lettera aperta al Ministro delle politiche sociali

"Egregio" signor Ministro,
sono ancora io, il rompiscatole che Le aveva già scritto in merito al problema "lavoro" o, meglio, al problema disoccupazione.

Tuttavia non è colpa mia se Lei oltre che al "lavoro" è a capo dello stesso ministero delle "Politiche sociali".

Lungi da me l'idea di insegnarLe il mestiere, poiché non sono acculturato come Lei (non avendo né diplomi e ne lauree), mi viene spontaneo farLe alcune domande per il semplice fatto che attraverso i media non faccio altro che sentir parlare di "tasse" sulla casa (prima casa - casa di lusso - seconda e terza casa, etc.), quando invece non si parla mai - NESSUNO parla mai - del problema dei "senza casa" (senza tetto è un termine brutto e non mi riesce facile dirlo).

Da tempo in Italia esiste l'ammortizzatore sociale della "casa popolare", tecnicamente "l'alloggio sociale", che mi pare fosse stato istituito per evitare che alcuni cittadini finissero in mezzo alla strada per diversi motivi (disoccupazione, bassi salari, lavoro precario e discontinuo, disabilità al  lavoro).

Ora Le domando, visto che - da fervente sostenitore della Democrazia Diretta - sento spesso da molti suoi colleghi l'obiezione che i cittadini non sono all'altezza di decidere come invece lo sono quelli che siedono sulle poltrone dei vari palazzi, essendo Voi le persone più adatte ad affrontare certi problemi e trovare le soluzioni più idonee:
  • Persone colte e intelligenti come i rappresentanti eletti e i Ministri non potevano immaginare che il fenomeno dei "senza casa" si sarebbe intensificato liberalizzando i canoni di locazione (abrogando cioè l'equo canone) e poi vendendo le case popolari (con la cartolarizzazione) ?
  • Ammesso e concesso che persone colte e intelligenti come quelle citate al punto precedente non avessero immaginato tale incremento, cosa intende fare, proporre, etc. ... LEI in qualità di Ministro ?
  • Perché NESSUNO parla mai attraverso i media di questo fenomeno in spaventoso aumento e soprattutto NESSUNO propone nulla ?
Solo il precedente e recente Governo Monti aveva emanato un provvedimento TEMPORANEO che prevedeva per alcune realtà locali il blocco degli sfratti per tutto l'anno 2013, ma, come al solito, si è trattato di un provvedimento fittizio poiché erano esclusi da tale provvedimento "le persone sfrattate per morosità" che compongono l'80% dei casi.

Ma è possibile che persone intelligenti e colte come Voi non riescono a comprendere che con i bassi salari che il cittadino medio percepisce (impiegati modello Fantozzi e operai) in rapporto agli elevati canoni di locazione che circolano in TUTTA Italia gli sfratti per "morosità" sono più che prevedibili ?

Bando alle polemiche ... sarebbe così gentile da rispondere a questa domanda ?

Cosa pensa di fare - o di proporre - per limitare l'incremento dei "senza casa" ?

Nessun commento:

Posta un commento

Il tuo commento non sarà pubblicato subito ma non appena avrò letto la e-mail che mi notificherà il commento in attesa di moderazione. Grazie della collaborazione