domenica 20 aprile 2014

Lettera (sollecito) al Ministro dei Trasporti - Ferrovie italiane

Non c'è modo di contattare il Ministro dei Trasporti italico (ma siamo in Italia e non c'è da sorprendersi - specie in tema di trasporto pubblico e ancor più di Ferrovie - chissà quante lamentele gli giungeranno).

Il sito del Ministero non mi si apre - provate Voi: www.mit.gov.it/

Nel sito personale del Ministro: http://www.mauriziolupi.it/contatti/ la pagina continua nel tentativo di caricare il messaggio lasciato nell'apposito Form ma non conferma mai l'invio.

Di indirizzi telefax e posta elettronica nemmeno l'ombra ... quindi la lettera la spedirò per posta ORDINARIA (non butto nel cesso 4,50 euri per una raccomandata con cui ilo Ministro ci si pulirà il culo - ammesso che la legga lui personalmente) al Ministero con calma ... per ora la pubblico qui e la invio alla Stampa (giusto per dire che qualcuno era al corrente di questi furti antichi e permanenti).
________-


APRILE  BRUNO
Via del Prato, 6
15121 Alessandria
Cell.: 3472954867
e-mail: brunoaprile.aprile@gmail.com

Spett.le Ministero delle Infrastrutture e
dei Trasporti
Al Sig. Ministro
On. Maurizio Lupi


Alessandria lì 20 aprile 2014

Egregio signor Ministro,
avevo scritto mesi addietro a codesto Ministero una e-mail (PEC) con cui segnalavo delle gravi inadempienze e vessazioni delle Ferrovie ai danni ovviamente dei cittadini.
Codesto Ministero ha inoltrato la mia e-mail alle Ferrovie senza nulla aggiungere alla mia attenzione e siccome sono letteralmente stanco di farmi prendere in giro dai furbi che pullulano questo paese di ladri vorrei farLe notare che non mi interessano simili iniziative.

Se scrivo all’attenzione del Ministero lo faccio perché questo prenda dei provvedimenti IMMEDIATI imponendo alle Ferrovie determinate regole a tutela dei cittadini.
Mi risulta infatti che un Ministero debba essere PRIMA al servizio dei cittadini anziché delle Ferrovie poiché ci sono già i dirigenti delle Ferrovie che pensano a tutelare i loro interessi.
Quelli dei cittadini chi li deve tutelare se non un Ministro della Repubblica ?

Fatta questa premessa Le riassumo con poche e semplici parole quale provvedimento IMMEDIATO codesto Ministero potrebbe/dovrebbe prendere:

Le Ferrovie hanno inventato i biglietti con una validità di 60 giorni dalla data del loro acquisto ed hanno IMPOSTO agli utenti di convalidare il biglietto al momento del suo utilizzo mediante delle obliteratrici automatiche dislocate nelle stazioni. Il numero delle obliteratrici installate varia dalla grandezza della stazione ovviamente (ma non sempre).

Una volta chi non riusciva ad obliterare il biglietto mediante tali marchingegni lo poteva fare scrivendo a penna la data e l’ora della partenza … poi questa opportunità è stata abolita.

In sostanza se un viaggiatore non oblitera il biglietto deve cercare il capo treno e informarlo della cosa.

Trovo assurdo tale REGOLA per i seguenti motivi:

1)      Le Ferrovie hanno installato delle obliteratrici automatiche ? DEVONO FUNZIONARE ! Almeno alcune ! 
2)      Un viaggiatore non può recarsi sempre alla stazione con decine e decine di minuti in anticipo temendo di non riuscire ad obliterare il biglietto a motivo dei sistematici disservizi delle obliteratrici installate nelle stazioni.
3)      Un viaggiatore non può girovagare per TUTTE le stazioni da cui parte ed in cui si trova per la prima volta, in certi casi, in cerca di obliteratrici funzionanti.
4)      Un viaggiatore, qualora non avesse trovato un’obliteratrice funzionante fra TUTTE quelle installate (a me è successo molte volte e in diverse stazioni), non può percorrere TUTTO il treno in cerca del capo treno – che spesso si imbosca in cabina di guida assieme al macchinista – e percorre quindi altra strada a piedi magari con del bagaglio pesante e/o voluminoso.
Sono tutte vessazioni stressanti che non si possono addossare a chi paga un servizio dal costo sproporzionato in rapporto al pessimo servizio che le Ferrovie italiane offrono !

Il provvedimento IMMEDIATO da prendere è semplicissimo e non costa NULLA né a codesto Ministero e tanto meno alle Ferrovie.
Il viaggiatore deve poter scrivere di suo pugno la data e l’ora di partenza sul biglietto come faceva un tempo e così si risolve il problema facendo risparmiare pure alle Ferrovie i costi di manutenzione delle obliteratrici installate che a quanto pare è già carente e insufficiente (o non si vuole fare per ovvi interessi).
Non mi si venga a raccontare la favola che qualcuno si è munito di penna con inchiostro simpatico per “fregare” le Ferrovie perché tale favola è più banale di chi ha tentato di diffonderla. In ogni modo per scrivere su un pezzo di cartoncino si deve calcare lasciando comunque delle tracce e l’inchiostro simpatico lo si può individuare con una gomma data in dotazione al personale di controllo dei biglietti !

Se invece le Ferrovie intendono continuare su questa linea per RUBARE (parliamoci chiaro) soldi ai viaggiatori con le multe che fanno a chi non ha voglia di percorrere chilometri dopo avere pagato regolarmente il biglietto di cui è munito è un altro paio di maniche … ma in questo caso anche il Ministero diviene complice di questa truffa.

Ci sarebbero tante altre cose da rivedere ma per quelle rimando alla mia precedente e-mail che forse Lei non avrà nemmeno letto.

In attesa di un Suo eventuale riscontro porgo distinti saluti.

In fede
Bruno Aprile

La lettera in formato PDF al seguente link:


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