domenica 6 aprile 2014

Spunti di riflessione (in continuo aggiornamento)

Per ora inizierò col parlare della Corte Costituzionale ... nel tempo aggiungerò altre informazioni su altre questioni ed organi dello "Stato" (le virgolette sono d'obbligo) per cercare di far capire agli italiani che avere una buona o una brutta Costituzione non serve a niente ... se poi non viene rispettata da chi per primo deve rispettarla ed applicarla nel tempo con opportune leggi.


A nulla serve una buona Costituzione se il popolo anziché mostrare un atteggiamento da sovrano, o rivendicare la sovranità che gli appartiene sulla carta fondamentale, mostra un atteggiamento da SUDDITO, tollerando ogni porcata emanata dai pochi eletti, continuando soprattutto a VOTARE alle "elezioni" (anche in questo caso le virgolette sono d'obbligo)

Spunto di riflessione 1:
Una cosa è la Costituzione italiana, con tutto quello che esprime; ... altra cosa è la legge fatta dai parlamentari che attua un determinato principio esposto nella Costituzione italiana.

ESEMPIO:
  • Dagli artt. 134 e 136 Cost. si evince che le leggi devono essere LEGITTIME, ovvero in armonia con quanto esposto nella Costituzione italiana (la quale funge da guida al parlamento quindi).

  • Dall'art. 135 Cost. si comprende da chi vengono scelti i membri della Corte Costituzionale, ... ma come opera la Corte Costituzionale non lo stabilisce chiaramente la Costituzione italiana ma una legge fatta dai parlamentari e quella esistente a mio avviso non è assolutamente in armonia con la Costituzione italiana (che attribuisce al popolo la sovranità - cfr. art. 1 comma 2 Cost.).

  • Dall'art. 102 Cost. si evince che anche i cittadini hanno il diritto di partecipare DIRETTAMENTE all'amministrazione della giustizia, ma la legge che regola l'attività della Corte Costituzionale ESCLUDE TOTALMENTE i cittadini dall'adirla DIRETTAMENTE. I cittadini infatti possono sollevare una questione di legittimità costituzionale di una legge o di un atto avente forza di legge solo davanti alla magistratura ordinaria. Sarà poi questa a decidere se sottoporre l'istanza dei cittadini alla Corte Costituzionale o meno. Anche in questo caso, come per le elezioni dei rappresentanti del popolo, i cittadini partecipano INDIRETTAMENTE anziché DIRETTAMENTE.
Per ampliare questo concetto mi preme osservare che il menzionato comma 2 dell'art. 1 Cost., che indica chiaramente a chi appartiene la sovranità, afferma che i limiti all'esercizio della sovranità del popolo sono stabiliti dalla Costituzione e non dai rappresentanti eletti dal popolo ! In sostanza significa che se le Costituzione prevede la partecipazione diretta dei cittadini all'amministrazione della giustizia ... i rappresentanti NON POSSONO con una legge ordinaria scavalcare i cittadini sovrani o ostacolarli. E' chiaro il concetto ?


Riguardo al funzionamento della Corte Costituzionale i parlamentari hanno iniziato fin da subito ad ostacolare la partecipazione dei cittadini poiché hanno dapprima emanato una legge costituzionale (sul funzionamento della Corte) prima ancora che il popolo potesse usufruire del referendum confermativo di cui all'art. 138 Cost.


La legge costituzionale n. 1 del 1948 è infatti antecendente la legge attuativa del referendum, che è stata emanata nel 1970 (legge n. 352).


Successivamente con legge ordinaria (legge 87/53) hanno regolamentato più dettagliatamente il funzionamento della Corte e quella è tuttora la legge quadro che stabilisce il funzionamento dell'organo più importante (a mio avviso) dello Stato.


In sostanza il parlamento italico - già appena entrata in vigore la legge fondamentale/guida della repubblica italiota - ha pensato di negare un importante diritto ad un popolo che ha pure definito sovrano.


Domanda riflessiva:
Se 500.000 elettori possono richiedere referendum confermativo sulle leggi di revisione costituzionale o sulle altre leggi costituzionali e il parlamento emana la legge attuativa di tale diritto/potere del popolo nel 1970 ... come può il parlamento emanare delle leggi costituzionali prima del 1970 ? 
La risposta agli "ESPERTI".

Un parlamento che ha in mente di portare la democrazia e di rispettare la Costituzione italiana emana PRIMA la legge attuativa del referendum ... e POI tutte le leggi costituzionali che vuole ... ma siccome il parlamento italico è fatto di i-taglioni e l'elettorato di i-talioti ... siamo giunti al livello in cui siam giunti.
Ora ci comprano i titoli di Stato perché ci hanno venduto tutto quel poco che ci è rimasto. La classe politica continuerà ad abbuffarsi e a sperperare come sempre e noi faremo la fine della Grecia in pochissimo tempo.


Ecco perché mi imbufalisco quando sento - soprattutto i sinistri che dopo 65 anni ancora rompono la minkia sulle malefatte di Berlusconi e company (come se i sinistri non avessero smerdato leggi, costituzione e il paese) - che la mala politica è iniziata qualche decennio fa.

La presa in giro è iniziata nel 1948 per accentuarsi nel 1970 (con l'introduzione della legge attuativa dei referendum e dell'iniziativa legislativa del popolo) ed ora è giunta ad un livello più ridicolo che inaccettabile.

Fino a che gli i-talioti si disinteresseranno alla politica ed a come operano gli organi dello Stato avremo sempre solo problemi e guai ! Saranno esattamente come quelle persone che Pericle, nell'antichità, in un discorso agli ateniesi ebbe definito "INUTILI".


Precisazione:
Io sono un comune cittadino che non vuole SOVVERTIRE un ordine prestabilito (ordine prestabilito a mio avviso dalla Costituzione italiana - poiché è la legge fondamentale della repubblica italica - cfr. art. XVIII disp. trans. e finali Cost.).
Io voglio l'ATTUAZIONE dell'ordine prestabilito dalla Costituzione italiana - che i POLITICI HANNO SOVVERTITO.

I sovversivi non sono quelli così definiti attraverso i media dai VERI sovversivi ... CHIARO ?
Ma per comprenderlo bisogna prendersi il tempo di LEGGERE le cose importanti - valutare le chiacchiere dei politicanti e dei media e quelle di chi non avrà mai voce in capitolo pubblicamente e poi tirare fuori le PALLE ... se ci sono.

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