mercoledì 17 febbraio 2021

Disobbedienza civile

 

Copio e incollo:

Henry David Thoreau (1817 -1862)
"(...) Dopo tutto, la ragione pratica per cui, una volta che il potere sia nelle mani del popolo, si permette a una maggioranza di governare, non sta nel fatto che è più probabile che essa sia nel giusto, e neppure nel fatto che ciò sembri equo alla minoranza. Il fatto è che la maggioranza è fisicamente più forte.
"(...) La legge non ha mai reso gli uomini più giusti, neppure di poco; perfino le persone oneste sono quotidianamente trasformate in agenti dell'ingiustizia. La massa degli uomini segue lo Stato non come uomini, bensì come automi. Non v'è in essi nessun libero esercizio né della facoltà di giudizio nè del senso morale.
"(...) Tutti gli uomini riconoscono il diritto alla rivoluzione, cioè il diritto di rifiutare l'obbedienza e di opporre resistenza a un governo nel caso le sue inefficienze siano gravi e intollerabili.
"(...) L'azione in base a un principio, la percezione e l'attuazione del giusto, trasforma le cose e i rapporti; essa è essenzialmente rivoluzionaria. Le leggi ingiuste esistono. Dobbiamo essere contenti di obbedirvi o dobbiamo tentare di emendarle obbedendovi fino a quando non saremo riusciti nel nostro intento o ancora dobbiamo trasgredirle da subito?"
Thoreau attuò la sua solitaria rivoluzione. Rifiutò di pagare le tasse a un governo, quello americano, che aveva deciso la guerra contro il Messico nonostante il popolo fosse contrario ad essa.
Scontò due anni di carcere.
Si ritirò a vivere in mezzo alla natura che amava moltissimo.
Malato ai polmoni morì a Concord in un' alba fredda mentre era intento a studiare il tronco di una quercia.

Nessun commento:

Posta un commento

Il tuo commento non sarà pubblicato subito ma non appena avrò letto la e-mail che mi notificherà il commento in attesa di moderazione. Grazie della collaborazione