mercoledì 28 dicembre 2011

La Costituzione italiana è da riformare - ma prima...

Credo che sia più urgente rimuovere prima gli ostacoli che la CASTA ha posto all'esercizio dei diritti costituzionali dei cittadini già in essa previsti !
Leggi e firma questa petizione (per ora solo online)


Perché ?
Per il semplice fatto che se dopo aver modificato al Costituzione, gli "eletti" dal popolo la applicheranno come sempre fatto (con legge truffaldine), saremo al punto di partenza. Per far comprendere agli "eletti" qual'è il loro ruolo non occorre modificare prima la Costituzione ma la loro testa malefica !


Come sempre il mio riferimento è la La Costituzione italiana stessa e di seguito cito alcuni esempi di inosservanza di quelli che, a mio avviso, sono i principi più importanti in essa esposti.
Esercizio della sovranità popolare
  • Manca la regolamentazione di quanto previsto all'art. 50 Cost.
  • La legge che ha attuato i principi esposti agli artt. 71 comma 2,75 e 138 Cost. li ha praticamente vanificati (legge 352/70
Sistema elettorale
  • Manca una legge che definisca la trasparenza e la struttura democratica dei partiti (art.49 Cost.) 
  • Le leggi elettorali italiane non hanno MAI permesso ai cittadini di scegliere i loro rappresentanti (artt. 56 e 58 Cost.) 
Funzionamento delle istituzioni
  • La maggioranza dei membri della Corte costituzionale è scelta dai politici (art. 135 Cost.) e non può essa essere indipendente dal potere politico, specialmente per come è sempre stato strutturato il potere politico (partiti ed elezioni). La Corte costituzionale non può essere adita dai cittadini per effetto di una legge fatta dai politici (Legge 87/53) 
  • Al cittadino non è assolutamente garantito il diritto alla difesa di cui all'art. 24 Cost. perché la legge fatta dai politici ha reso inaccessibile il Gratuito Patrocinio a spese dello Stato alla stragrande maggioranza dei cittadini (praticamente i ceti medio/basso e medio sono tagliati fuori) 
  • Al cittadino non è assolutamente garantito un giusto processo (art. 111 Cost.) prima di limitargli diritti ed alcune libertà per effetto di leggi emanate dai politici. 
  • Al cittadino non è garantita la tutela dei propri interessi per gli errori commessi dalla pubblica amministrazione (artt. 28, 54113 Cost.) 
Ce ne sarebbe ancora da aggiungere (mi riserverò di dare maggiori dettagli prossimamente) ma credo che questi punti siano sufficienti per far comprendere che:
Sono tutti complici da moltissimo tempo ed in senso trasversale perché le leggi citate esistono da moltissimo tempo !
Il minimo che un cittadino possa inizialmente fare per non avallare più un sistema politico/rappresentativo che disprezza da sempre la legge fondamentale della repubblica è quello di NON VOTARE PIU'


Un interessante dibattito da affrontare e continuare avviato su piattaforma Facebook:

Utente facebook:
Solo leggere" Costituzione Italiana",mi fa vomitare ! :(

Bruno Aprile:
A me fanno vomitare chi l'ha applicata finora e ancor più chi vota coloro che l'hanno applicata finora (applicata per modo di dire... ovviamente.

Utente facebook:
Bruno,è una costituzione da riformare totalmente, ogni articolo si concatena in modo tale da impedire la sovranità dei cittadini,

Bruno Aprile:
"ogni articolo si concatena in modo tale da impedire la sovranità dei cittadini,"
ad esempio ?

Utente facebook:
"L'art' 1 dove dice che la sovranità si deve esprimere all'interno degli articoli costituzionali,di fatto dice una cosa per poi attraverso altri articoli la annulla,se così non fosse,basterebbe appellarsi alla costituzione per avere ciò che ci sta a cuore e invece...pippe!

Bruno Aprile:
Come formuleresti tu l'art. 1 ?

Utente facebook:
Art. 1
- L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
- La sovranità appartiene al popolo.
E attraverso referendum senza quorum ha il pieno potere di fare approvare le leggi più consone al popolo stesso.

Bruno Aprile:
Ok andiamo per gradi per non fare confusione e dividiamo per argomenti:
1) necessità di riformare la Costituzione
2) mezzi per riformarla
Togliamo dal 2° comma art, 1 le parole "che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione" e introduciamo da qualche parte qualcosa come "il popolo esercita l'iniziativa legislativa attraverso referendum senza quorum"
Domanda... Se i rappresentanti eletti se ne fottono e ostacolano la sovranità popolare ed ogni tipo di iniziativa popolare come la mettiamo ?

Utente facebook:
La necessità viene dal fatto che nessuna Costituzione può o deve rimanere immutata,ma adeguarsi ai tempi.
Mentre i mezzi per riformarla,ad oggi sono quasi inesistenti,e quel quasi è in mano alla politica statalista,che non opererà mai in nostro vantaggio,ma per mantenere i sui privilegi o aumentarli!

Bruno Aprile:
Precisazione... l'art. 138 della nostra costituzione prevede riforme della stessa ed io sono d'accordo sul fatto di riformarla... bisogna capire come fare e chi può farlo.
Andiamo per gradi...
Togliamo dal 2° comma art 1 le parole "che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione" e introduciamo da qualche parte qualcosa come "il popolo esercita l'iniziativa legislativa attraverso referendum senza quorum"... Domanda... Se i rappresentanti eletti se ne fottono e ostacolano la sovranità popolare ed ogni tipo di iniziativa popolare come la mettiamo ?

Utente facebook:
Bruno, penso di averti già fatto presente che da poco anzi pochissimo tempo ho messo il naso in questo mondo, non ho alcuna remora nell'ammettere che il mio maestro,...omissis..., non mi da più aiuto nella crescita della conoscenza, ed essere uscito da un movimento dove bene o male potevo avere informazioni sulle quali ragionare, beh questo mi rende vulnerabile, non ha caso non ho chiesto di relazionare al Congresso, credo che la schiettezza e la sincerità servano più di tante parole, ma il senso critico non mi manca e sono dotato di buon fiuto o intuizione ed i fatti susseguitisi con la sparata di chi sai, mi hanno dato ragione.
E' ovvio che serva una postilla che impedisca il verificarsi dell'azione dei rappresentanti!

Bruno Aprile:
lascia stare il tempo che hai messo il naso in questo mondo e tutto il resto... sto cercando di invogliarti a riflettere su alcune cose perché mi sa tanto che si confonde spesso la realtà con la fantasia.
Supponiamo di voler riformare la costituzione italiana per renderla simile a quella svizzera. A te sembra di ostacolo la dicitura "che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione". Sappi che tali limiti esistono anche nella Costituzione svizzera. Io trovo di ostacolo solo le parole "e nei limiti" perché evidenzia esplicitamente che il popolo ha dei limiti su cui esprimersi. In quanto alle "forme" non ci trovo nulla di ostativo... perché se tali forme prevedono "petizioni", "iniziativa legislativa", "referendum abrogativi" e referendum confermativi costituzionali (anche se con un neo da eliminare) significa che il popolo può esercitare la sua sovranità anche al di fuori delle rappresentanze. Mi pare di avere più volte evidenziato il problema maggiore quale sia stato, ovvero che tali principi sono stati mal regolamentati col tacito ASSENSO del popolo che non ha mai reagito.
Perché incolpare la costituzione invece di una massa di imbecilli che non ha mai saputo/voluto mandare affanculo i suoi rappresentanti per come questi hanno legiferato in applicazione di tali principi ? perché incolpare la costituzione quando sono stati 4 ...omissis... a fare leggi in netta controtendenza ?

Utente facebook:
Credo che siano particolari, ma è avvio che i limiti, limitano e siano da togliere , non dimentichiamo che la nostra Costituzione non è mai stata legittimata dal popolo e questo oltre che gravissimo, può essere motivo di qualche azione in merito.

Bruno Aprile:
ma cosa significa che non è mai stata legittimata dal popolo ? E' un dato di fatto, anche condivisibile, ma non si può pretendere che venga legittimata dal popolo se la si vuole riformare. Per ottenere una costituzione legittimata dal popolo occorre una rivolta popolare credo. E torno su quanto già espresso con altri post... non siamo capaci di pretendere che sia legittimato dal popolo uno statuto comunale o regionale quando questo è previsto dalla nostra costituzione (art. 123) e vogliamo addirittura legittimare la costituzione ? Arriviamoci per gradi caso mai no ?
Gli svizzeri hanno legittimato la loro costituzione perché così è stato voluto fin dalla sua nascita ma è anche vero allora che il popolo svizzero ha voluto che ci fossero dei limiti alla sua sovranità.

Utente facebook:
Non pretendo che si arrivi a legittimarla, ma chiederlo e farlo sapere non mi sembra, sia cosa da trascurare, aprirebbe gli occhi a tanta gente che non lo sa.
Il principio di sussidiarietà, Bruno quello regola ed equilibra il tutto!

Bruno Aprile:
E se cominciassimo ad aprire gli occhi alla gente per far comprendere che non è giusto che uno Statuto comunale non possa essere sottoposto a referendum non sarebbe più facile crescere ?
Il principio di sussidiarietà è previsto dalla nostra costituzione (art. 5) e all'art. 118 è esplicitamente espresso

Utente facebook:
Ben diverso da quello elvetico, ben riassunto in poche parole : Chi comanda paga, chi paga comanda, K.V. Presidente CH 1995-2002

Bruno Aprile:
ma questo non significa nulla! Non perderti in queste frasi che non dicono nulla perché potrei citarti anch'io frasi di molti altri. Qui si tratta di capire perché tu ritieni la nostra costituzione uno schifo quando invece è il popolo che fa schifo... o devo scriverlo in maiuscolo ?
Diverso da quello elvetico cosa? Il testo della Costituzione o cosa ?

Utente facebook:
Il testo la valenza il contorno inteso come sistema di riferimento, noi viviamo una Democrazia rappresentativo, loro un federalismo puro!

Bruno Aprile:
Lascia stare il federalismo per ora e continuiamo a parlare di esercizio della sovranità popolare e dimmi dove sta scritto nella nostra costituzione che la nostra DEVE essere solo una democrazia rappresentativa.
Per me sarebbe una sola democrazia rappresentativa se l'art. 1 fosse stato scritto così: "la sovranità appartiene al popolo che la esercita mediante rappresentanti eletti" e se non esistessero nella nostra costituzione l'art. 50, il comma 2 dell'art. 71, l'art. 75 e l'art. 138.

Utente facebook:
LO E' DI FATTO, ANCHE SE NON VI FOSSE SCRITTO, E PER COME L'HAI MODIFICATA NON CAMBIEREBBE NULLA, BRUNO !

Bruno Aprile:
:-)) lo è di fatto ? e cosa vuol dire ? lo capisci che sto dicendo che non è la nostra costituzione ad affermare che l'Italia è una democrazia puramente rappresentativa ma la prassi imposta dai nostri politici e accettata dal popolo ? oppure no ?
A che cazzo serve cambiare la costituzione se poi gli eletti se ne fotteranno della migliore costituzione del mondo e la popolazione pure ?

Utente facebook:
Lo capisco, ma nei fatti lo devi ammettere non è così', noi non abbiamo i poteri dei Referendum svizzeri e non abbiamo penetrazione all'interno dei poteri forti..questo permette ad una piccola cerchia di teste di cazzo di fare e disfare come vuole, allora come diceva ...omissis... bisogna Delegittimare tutto il possibile, per poter aprire un varco.

Bruno Aprile:
Non sto facendo altro che dire in ogni modo che bisogna iniziare dove c'è più probabilità di riuscita ! Dimentichiamoci di modificare la Costituzione perché allo stato attuale è IMPOSSIBILE e IMPROPONIBILE !
Cominciamo ad impossessarci della sovranità a livello comunale !
Dobbiamo pretendere che lo statuto comunale debba essere redatto anche dai cittadini e sottoponibile a referendum (art. 123 cost.)... dobbiamo pretendere che i referendum che ancora non esistono a livello nazionale vengano introdotti a livello comunale e questo la nostra costituzione lo PERMETTE ! Se dici che è una merda non abbiamo alcun modo per ottenere alcunché... mi spiego ?
"Nei fatti non è così"... perché i nostri politici sono più disonesti degli altri e gli italiani sono italioti ! e siccome i nostri politici sono cittadini italiani (i-taglioni) forse è il popolo italiano che non funziona... che c'entra la costituzione italiana ?
per delegittimare il sistema politico basta NON VOTARE ! O suggerisci qualcosa si meglio ?

Utente facebook:
Non Votare è un sistema,ma che francamente non da risultati tangibili, anche se non voto, certamente si spera che al Congresso vi siano idee, altrimenti avremmo lavorato inutilmente...omissis...

Bruno Aprile:
Non credo che si possa affermare ciò che non è stato toccato. I risultati tangibili a mio avviso sono quelli sperimentati. Che io sappia non c'è ancora un astensione pari al 60% dell'elettorato e fino a che non ci sarà non si può affermare che non da o non darà risultati tangibili perché sarebbe congetturale affermarlo. Tutto è interessante... ma torno a ripetere che il problema è realizzare nella pratica tutto ciò che è interessante. Se si ritiene che noi allo stato attuale non abbiamo nessuno strumento valido siamo fritti già in partenza perché non si può chiedere nulla se non è lecito chiederlo... credo che non sia difficile da comprendere il concetto.

Utente facebook:
Anche con il 60% di astensione le elezioni sono ugualmente valide Bruno ed i signori della politica lo sanno, ma vedremo a Congresso, se ci saranno proposte interessanti da portare avanti.

Bruno Aprile:
Non si tratta di capire se le elezioni saranno valide o meno... si tratta di LANCIARE un messaggio che non sarà sicuramente taciuto nel mondo. E' una questione di coscienza, a mio avviso. Fintanto che un individuo si adegua al sistema solo perché gli viene imposto qualcosa in maniera coatta oltre che a dover fare i conti con la sua coscienza deve anche comprendere che starà sempre al gioco dei suoi carnefici... Io la vedo così.

Utente facebook:
Art. 5
La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell'autonomia e del decentramento.

Bruno Aprile:
Cosa c'è che non è chiaro in questo articolo ?
Cfr. anche l'art. IX disp. trans. e finali e l'art. 118:
Art. IX d.t. e finali:
"La Repubblica, entro tre anni dall'entrata in vigore della Costituzione, adegua le sue leggi alle esigenze delle autonomie locali e alla competenza legislativa attribuita alle Regioni."
Art. 118:
"Le funzioni amministrative sono attribuite ai Comuni salvo che, per assicurarne l'esercizio unitario, siano conferite a Province, Città metropolitane, Regioni e Stato, sulla base dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezza.
I Comuni, le Province e le Città metropolitane sono titolari di funzioni amministrative proprie e di quelle conferite con legge statale o regionale, secondo le rispettive competenze.
La legge statale disciplina forme di coordinamento fra Stato e Regioni nelle materie di cui alle lettere b) e h) del secondo comma dell'articolo 117, e disciplina inoltre forme di intesa e coordinamento nella materia della tutela dei beni culturali.
Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà."

Utente facebook:
Art. 123
Ciascuna Regione ha uno statuto che, in armonia con la Costituzione, ne determina la forma di governo e i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento.
Lo statuto regola l'esercizio del diritto di iniziativa e del referendum su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione e la pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali.
Lo statuto è approvato e modificato dal Consiglio regionale con legge approvata a maggioranza assoluta dei suoi componenti, con due deliberazioni successive adottate ad intervallo non minore di due mesi.
Per tale legge non è richiesta l'apposizione del visto da parte del Commissario del Governo.
Il Governo della Repubblica può promuovere la questione di legittimità costituzionale sugli statuti regionali dinanzi alla Corte costituzionale entro trenta giorni dalla loro pubblicazione.
Lo statuto è sottoposto a referendum popolare qualora entro tre mesi dalla sua pubblicazione ne faccia richiesta un cinquantesimo degli elettori della Regione o un quinto dei componenti il Consiglio regionale. Lo statuto sottoposto a referendum non è promulgato se non è approvato dalla maggioranza dei voti validi.
In ogni Regione, lo statuto disciplina il Consiglio delle autonomie locali, quale organo di consultazione fra la Regione e gli enti locali

Bruno Aprile:
Quindi se lo statuto di una regione è sottoponibile a referendum (in questo caso confermativo)... perché non deve esserlo quello di un Comune ?
https://picasaweb.google.com/114584181950595886508/DalloStatutoDelComuneDiMilano

Utente facebook:
Art. 138.
Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.
Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali.
La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.
Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.

Bruno Aprile:
L'unico neo è la votazione mediante i 2/3 dei membri delle due camere. Se una legge costituzionale o di revisione costituzionale è votata in prima seduta coi 2/3 di essi non si può far luogo a referendum perché presumibilmente anche in secondo votazione sarà votata dagli stessi membri (2/3). C'è da considerare che una maggioranza così nelle ultime legislature non c'è mai stata ed è più facile indire referendum. Il problema è sempre quello che evidenzio da sempre ! Chi lo indice in genere il referendum ? I cittadini o i partiti ?

Utente facebook:
Art. 139.
La forma repubblicana non può essere oggetto di revisione costituzionale.

Bruno Aprile:
Questo renderà molto ma molto improbabile ogni modifica ai primi 12 articoli della costituzione (compreso quindi l'art. 1)... poiché sono ritenuti gli articoli che delineano la forma repubblicana


Utente facebook:
"Penso che una costituzione come diceva Thomas Paine : non è l'atto di un governo,ma l'atto di un popolo che crea un governo : un governo senza costituzione è un potere senza diritto..da ciò si evince che : una costituzione è antecedente ad un governo : e il governo è solo la creatura della costituzione. Questo non è esattamente ciò che è avvenuto in italia,pertanto non riconosco la Costituzione italiana."

Bruno Aprile:
Sono perfettamente d'accordo ma siccome la nostra Costituzione non è stata atto del popolo ma di un governo dobbiamo:
- o farcene una ragione e cercare di cambiare le cose per quanto essa stessa ci concede di fare
- oppure facciamo la rivoluzione come i francesi, gli svizzeri e forse altri,

quali delle due strade vedi più percorribili ?

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