lunedì 24 settembre 2012

Gli italioti che scoprono l'acqua calda (giusto per scaricare le colpe addosso a qualcuno)

Molti sostengono che i mali dell'Italia sono iniziati con l'entrata in politica di qualcuno.

Io sostengo che l'entrata in politica di qualche pezzo "grosso" non sia voluta dal soggetto stesso, ma sia voluta da uomini di potere (lobbies).

Molti pensano che la situazione si sia aggravata con il governo di qualcuno in particolare.

Io sostengo che l'aggravio della situazione sia un progetto premeditato che si DEVE portare avanti gradualmente con la complicità e la collaborazione di TUTTE le forze politiche (per non scatenare violente reazioni popolari) che devono dare un capro espiatorio a cui fare addossare la/le colpa/e dalla popolazione.

Molti pensano che i partiti siano necessari alla democrazia ed al nostro parlamento.

Io sostengo che per come sono strutturati i partiti da SEMPRE e per come hanno adattato le leggi elettorali ai loro scopi i partiti hanno trasformato l'istituzione del parlamento in un organo di Stato ILLEGITTIMO ! (anti-costituzionale - si vedano gli artt. 49, 56 e 58 Cost.).

Insomma sembra che molti italiani si siano svegliati ora o abbiano scoperto l'acqua calda senza sapere che l'acqua calda l'aveva scoperta oltre un secolo fa un famoso e stimato giornalista italiano.

Giuseppe Prezzolini nato nel 1882 e morto all'età di 100 anni (nel 1892) già oltre 120 anni fa aveva scritto dei partiti politici e degli italioti:

I partiti non esistono più, ma soltanto gruppetti e clientele. Dal parlamento il triste stato si ripercuote nel Paese… Tutto si frantuma. Le grandi idee cadono di fronte a uno spappolamento e disgregamento morale di tutti i centri d’unione. Oggi uno è a destra, domani lo ritrovi a sinistra… Lo schifo è enorme. I migliori non hanno più fiducia. I giovani se non sono arrivisti e senza spina dorsale non entrano nei partiti ”.

In un suo libro inoltre scrisse:
« L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono »




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