Sul piano politico in Italia esistono tanti di quei gruppi fra partiti, movimenti, liste civiche e quant'altro che ormai molti hanno perduto non solo l'orientamento ma anche la fiducia in chi vuole fare politica all'interno del sistema rappresentativo.
Sarà anche un caso ma ho fatto una veloce ricerca dopo le ultimissime elezioni amministrative che si sono svolte quest'anno in molti Comuni ed ho notato dal sito ufficiale del Ministero dell'Interno che la percentuale più alta di astensione (specie ai ballottaggi) si è riscontrata dove le liste concorrenti erano in numero maggiore.
Forse la gente così fedele alla rappresentanza o al voto non pensa certe cose ma deve pur farsene una ragione se sempre meno persone vanno a votare alle elezioni.
Accantonando questo particolare mi chiedo soprattutto:
Coloro che parlano tanto di democrazia, e che vogliono fare politica all'interno delle stanze dei bottoni, cosa aspettano a spingere soprattutto sul primo ed unico punto che permetterebbe di migliorare non solo la democrazia in Italia ma anche la situazione in generale ? (la Democrazia Diretta).
Siamo famosi in tutto il mondo come patria della "mafia" e che piaccia o meno a molti è un fardello che ci portiamo dietro da tempo e spetta soltanto a noi (popolo) liberarcene ... e ovviamente non ce ne libereremo con le parole.
Su questo punto il discorso di "non fare di tutta l'erba un fascio" non serve assolutamente a nulla perché il giudizio su una nazione, o su una popolazione (specie dove comandano solo pochi rappresentanti eletti dal popolo - anche se non lo sono mai stati in realtà), viene dato dalla situazione in generale di quel paese.
Tralasciando pure il fatto che sono convinto che il male peggiore dell'Italia non sia più tanto la classe politica ma la popolazione in generale, che continua a legittimare tale classe politica permettendogli di fare ciò che vuole soprattutto col VOTO elettivo, voglio sottolineare un aspetto che riguarda soprattutto coloro che volendo fare politica all'interno delle stanze dei bottoni affermano che "è giusto che siano i cittadini a doversi esprimere, avere spazio, dire la propria sulle questioni importanti che riguardano la gestione della cosa pubblica, del territorio, etc.."
Queste persone sembrano orientate verso una democrazia diretta a parole ... ma coi fatti dimostrano le stesse intenzioni di chi invece ha sempre preferito decidere dall'alto di un trono.
Mi sembra che costoro parlino soltanto di "dare spazio e voce ai cittadini" ma nella pratica i loro programmi e le loro manovre, una volta ottenuti voti e poltrone, mostrano questo atteggiamento/intento:
Voi cittadini esponete pure, noi vi ascoltiamo e portiamo in consiglio (comunale, provinciale, regionale, parlamento) le vostre proposte e/o istanze o richieste.In altre parole vogliono sempre essere loro il filtro, o chi alla fine decide ... ma che razza di democrazia sarebbe questa ? In cosa di differenzierebbero queste persone dai soliti politicanti e/o dai soliti partiti che hanno governato l'Italia da sempre ?
Una democrazia non deve avere filtri ma semplicemente delle regole stabilite però da tutti, o col diritto a tutti di condividerle e votarle, ... e partendo a livello locale si può iniziare il cammino verso la democrazia vera (o migliore di quella puramente rappresentativa).
C'è chi sostiene che ci vuole tempo per addestrare la gente non abituata alla democrazia diretta ma io credo che se si procrastina sempre dando la precedenza ad altre questioni la gente non la si educherà MAI ! mentre il tempo trascorre inesorabile e l'intero paese va sempre più alla deriva.
Coloro che pensano che occorre molto tempo, prima che la gente comprenda la DD, quanto tempo pensano di avere a disposizione per evitare lo sfascio totale ? Quando pensano di dover dedicare sforzi e tempo nell'informare ed educare la gente alla Democrazia Diretta ?
Concludo ribadendo che in una democrazia i cittadini non devono solo proporre a dei rappresentanti eletti (quando lo saranno realmente) e attendere che questi con comodo prendano in esame le loro richieste o le presentino nella varie commissioni e assemblee... ma devono avere gli strumenti per potere anche decidere in luogo dei rappresentanti ... devono avere un potere maggiore di essi.
In sostanza i rappresentanti servono a rappresentare i cittadini e se non lo fanno devono decidere i cittadini.
Chi pensa di entrare nel sistema (a qualsiasi livello - locale o parlamentare) per portare poi in consiglio le proposte dei cittadini o ci sta prendendo in giro o non ha capito come funziona il sistema italico. Per avere successo in tale impresa si deve diventare una forza politica talmente grande, ovvero ottenere tanti seggi (quindi voti), da poter far passare ogni mozione, proposta, etc. Fino a quando costoro saranno esigue minoranze non conteranno nulla e diventare una forza politica influente, per come la Casta ha blindato il sistema, è semplicemente ridicolo e utopistico ... e personalmente sarò sempre molto diffidente verso le persone che pensano di diventare un giorno un partito onesto e influente !
Non c'è più il tempo di attendere che un partitello diventi un partitone ... ci hanno già quasi massacrati.
Primo ed unico punto quindi:
- Informare la gente sulla necessità di iniziare dai Comuni a introdurre strumenti di democrazia diretta di qualsiasi genere negli Statuti e nei Regolamenti comunali per dare ai cittadini la reale sovranità che in democrazia gli spetta ! Strumenti che dovranno poi essere rivendicati dai cittadini stessi ! Una volta ottenuti tali strumenti se gli amministratori si comporteranno da rappresentanti bene ... altrimenti i cittadini con un referendum decideranno, e non importa se decideranno bene o se decideranno male ... sarà una decisione DEMOCRATICA che si potrà sempre correggere in futuro.Finora hanno sempre e soltanto vinto le lobbies ... inutile persistere nel diffondere la solita cazzata che "i cittadini non hanno le capacità per fare delle giuste scelte" perché le scelte finora fatte dai cosiddetti rappresentanti le stiamo soffrendo sempre più numerosi da Nord a Sud Italia.
Meditate italiani (e italioti).
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